Colloqui con Antonuzza

  • Casa Editrice Meridionale, 1952
  • Qualecultura/Jaca Book, 2003

Colloqui con Antonuzza sono il diario di un incontro e di un dialogo fra l’autore, colto e e benestante, e la bambina che, dai due ai quattro anni, giunge nella casa padronale a portare l’ingenuità, il candore e insieme l’inconsapevole forza conoscitiva della sua età ancora incorrotta. 

Come nei grandi classici della lettaratura sull’infanzia, la piccola Antonuzza è portatrice di una visione originale e già perspicace del mondo, di cui scopre gli aspetti in genere vietati alla logica adulta, accecata dalla razionalità e dal conformismo.

Alcune presenze, dalla densa carica simbolica, accompagnano in qualità di doppi totemici l’esperienza della bimba protesa verso la scoperta del mondo: una bambola, un topo, una bambina ancora più piccola, sulla quale Antonuzza proietta la sua ombra già quasi materna.

In una scrittura come sempre giocata sul levare, caparbia nella sua essenzialità, La Cava dà in questo scarno e densissimo libretto forse il meglio di tutta la sua profonda sapienza narrativa.

Tutti dovrebbero leggerlo.